Italia: il governo preleverà 35,3 miliardi di euro dalle bollette dei cittadini

La Commissione europea ha dato il suo parere positivo alla misura italiana in sostegno alla produzione di energia pulita, per totale di 4.590 MW. Secondo l’esecutivo europeo, che ha valutato lo strumento ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato, sostiene che questo contribuirà al conseguimento degli obiettivi strategici dell’UE relativi al Green Deal, aiutando al contempo a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi e ad accelerare la transizione verde. La misura, che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2028, sarà finanziata mediante un prelievo dalle bollette elettriche dei consumatori finali, per un importo massimo di 35,3 miliardi di euro. Il regime sosterrà la costruzione di nuove centrali utilizzando tecnologie relative all’energia geotermica, l’energia eolica offshore (galleggiante o fissa), l’energia solare termodinamica, l’energia solare galleggiante, le maree, il moto ondoso e altre energie marine, oltre al biogas e alla biomassa. Qui non si mette in dubbio la necessità di allargare il parco energetico da fonti rinnovabili quanto piuttosto i modi e i metodi utilizzati che, anziché andare verso la decentralizzazione energetica, quindi anche del potere, continua ad alimentare l'accentramento, la diseguaglianza e tutto quanto fin ora sperimentato sotto l'egida dell'ordine capitalista.

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Di rappresaglia in rappresaglia. Gli USA colpiscono Siria e Iraq

Questa notte la forza aerea statunitense ha attaccato diversi siti di organizzazioni della resistenza islamica, sia in Siria che in Iraq, in risposta all'attacco che ha ucciso tre soldati statunitensi in una base al confine tra Siria e Giordania, ferendone qualche decina. Il Presidente USA, Joe Biden, ha già dichiarato che l'attacco di questa notte non sarà l'unico della rappresaglia ma che altri ne seguiranno. Dall'altro lato, le organizzazioni schierate dalla parte palestinese hanno già risposto a loro volta con attacchi su una basi USA in Iraq e Siria. I governi si Siria e Iraq hanno denunciato l'attacco statunitense come una violazione della propria sovranità. Ovviamente, la rappresaglia degli Stati Uniti operata contro le organizzazioni presenti in Siria e Iraq ha come obiettivo indiretto l'Iran, ritenuto il manovratore di queste milizie.

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Una storia coloniale

"Una storia coloniale" affronta le radici storiche del nazionalismo ebraico, chiamato sionismo, il suo emergere e il suo affermarsi nell'Europa dell'Ottocento e dei primi del Novecento. Nell'articolo si affronta la storia della colonizzazione ebraica e britannica della Palestina, in seguito alla Prima Guerra Mondiale, e delle feroci lotte tra ebrei, arabi e inglesi che, in periodi alterni e con intensità discontinua, hanno visto lo scontro di tutti contro tutti, nonostante comunque tra sionisti e britannici ci fossero delle intese maggiori su chi avesse il diritto di stare su quella terra, che di certo non ritenevano essere gli arabi. Con la Seconda Guerra Mondiale finisce il mandato britannico e i sionisti colgono l'occasione per raggiungere il proprio sogno nazionalista di creare uno Stato-Nazione ebraico. Così, da "Una storia coloniale" nasce Israele. Articolo tratto da Monthly Report n°30, gennaio 2024, “La questione palestinese. Capire la guerra senza fine, dall’inizio”, L’Indipendente

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