Edificare una comunità sul deserto della crisi: la storia di Mondeggi Bene Comune

La storia di Mondeggi Bene Comune inizia tra il 2011 e il 2012. Allora, l’Italia era nel pieno dell’era Mario Monti e della sua volontà privatizzatrice, che aveva portato l’allora presidente del Consiglio a intraprendere una vasta alienazione dei beni pubblici dello Stato, con l’intenzione di fare cassa. Quella era, secondo il governo tecnico da lui guidato, la ricetta per fare calare la “sfiducia dei mercati” e il temutissimo spread, che aveva costretto alle dimissioni il suo predecessore, Silvio Berlusconi. La spoliazione dei beni comuni voluta da Mario Monti è stata osteggiata da moltissimi cittadini, che non intendevano svendere il patrimonio pubblico ai privati. Anche a Mondeggi, nella cittadina di Bagno a Ripoli, Firenze, un folto gruppo di persone si è opposto a una simile politica di privatizzazione.

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Geoingegneria: dal passato al presente

Ci sono temi dai quali i media si tengono rigorosamente alla larga. Troppo scomodo anche solo parlarne, troppo complicato verificare i fatti, troppo alti gli interessi che rischiano di essere disturbati. In questa categoria di argomenti intoccabili, un posto d’onore lo merita il tema della geoingegneria.

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Italia: il governo preleverà 35,3 miliardi di euro dalle bollette dei cittadini

La Commissione europea ha dato il suo parere positivo alla misura italiana in sostegno alla produzione di energia pulita, per totale di 4.590 MW. Secondo l’esecutivo europeo, che ha valutato lo strumento ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato, sostiene che questo contribuirà al conseguimento degli obiettivi strategici dell’UE relativi al Green Deal, aiutando al contempo a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi e ad accelerare la transizione verde. La misura, che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2028, sarà finanziata mediante un prelievo dalle bollette elettriche dei consumatori finali, per un importo massimo di 35,3 miliardi di euro. Il regime sosterrà la costruzione di nuove centrali utilizzando tecnologie relative all’energia geotermica, l’energia eolica offshore (galleggiante o fissa), l’energia solare termodinamica, l’energia solare galleggiante, le maree, il moto ondoso e altre energie marine, oltre al biogas e alla biomassa. Qui non si mette in dubbio la necessità di allargare il parco energetico da fonti rinnovabili quanto piuttosto i modi e i metodi utilizzati che, anziché andare verso la decentralizzazione energetica, quindi anche del potere, continua ad alimentare l'accentramento, la diseguaglianza e tutto quanto fin ora sperimentato sotto l'egida dell'ordine capitalista.

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