Di rappresaglia in rappresaglia. Gli USA colpiscono Siria e Iraq

Questa notte la forza aerea statunitense ha attaccato diversi siti di organizzazioni della resistenza islamica, sia in Siria che in Iraq, in risposta all'attacco che ha ucciso tre soldati statunitensi in una base al confine tra Siria e Giordania, ferendone qualche decina. Il Presidente USA, Joe Biden, ha già dichiarato che l'attacco di questa notte non sarà l'unico della rappresaglia ma che altri ne seguiranno. Dall'altro lato, le organizzazioni schierate dalla parte palestinese hanno già risposto a loro volta con attacchi su una basi USA in Iraq e Siria. I governi si Siria e Iraq hanno denunciato l'attacco statunitense come una violazione della propria sovranità. Ovviamente, la rappresaglia degli Stati Uniti operata contro le organizzazioni presenti in Siria e Iraq ha come obiettivo indiretto l'Iran, ritenuto il manovratore di queste milizie.

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“Big Three”: i fondi d’investimento che comandano il mondo

I grandi fondi di investimento gestiscono ormai la finanza e l’economia mondiale influendo sempre di più sulle decisioni delle istituzioni politiche nazionali e sovranazionali. La maggior parte delle mega-banche di Wall Street, le più grandi aziende e le principali multinazionali, il World Economic Forum, la Federal Reserve, il governo statunitense, la Bank of Canada, la BCE , la Commissione europea: tutte queste istituzioni sono sotto vari aspetti nella morsa dello strapotere dei Big Three, ovvero BlackRock, Vanguard e State Street, i tre fondi di investimento che oggi dominano la piramide del potere finanziario mondiale e, di conseguenza, anche quello politico.

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Una storia coloniale

"Una storia coloniale" affronta le radici storiche del nazionalismo ebraico, chiamato sionismo, il suo emergere e il suo affermarsi nell'Europa dell'Ottocento e dei primi del Novecento. Nell'articolo si affronta la storia della colonizzazione ebraica e britannica della Palestina, in seguito alla Prima Guerra Mondiale, e delle feroci lotte tra ebrei, arabi e inglesi che, in periodi alterni e con intensità discontinua, hanno visto lo scontro di tutti contro tutti, nonostante comunque tra sionisti e britannici ci fossero delle intese maggiori su chi avesse il diritto di stare su quella terra, che di certo non ritenevano essere gli arabi. Con la Seconda Guerra Mondiale finisce il mandato britannico e i sionisti colgono l'occasione per raggiungere il proprio sogno nazionalista di creare uno Stato-Nazione ebraico. Così, da "Una storia coloniale" nasce Israele. Articolo tratto da Monthly Report n°30, gennaio 2024, “La questione palestinese. Capire la guerra senza fine, dall’inizio”, L’Indipendente

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