Perché vietare le manifestazioni per la Palestina?

nel divieto di manifestare per il prossimo 5 ottobre in favore della Palestina, c’è qualcosa di più. Infatti non si spiega come uno Stato democratico possa vietare una manifestazione che chiede la fine di un genocidio. Neanche per la mera sudditanza a Washington e al sionismo d’oltre atlantico come anche a quello che si respira in Europa. In scia con la tendenza, la repressione del dissenso operata dal governo Meloni, già portata avanti da altri governi variamente formati, ha lo scopo di spezzare la possibilità della nascita di una nuova stagione di mobilitazioni di massa.

Continua a leggerePerché vietare le manifestazioni per la Palestina?

La funzione della repressione all’interno dell’ordine neoliberista

Con l’avvento dell’epoca moderna e dell’affermarsi del capitalismo come sistema economico dominante capace di plasmare i rapporti sociali e politici dei popoli, il povero è sempre stato visto con senso di disgusto e di colpevolizzazione della sua condizione. Nella società moderna, basata sulla produzione di valore attraverso lo sfruttamento del lavoro salariato, il povero, disoccupato, era colpevole della sua povertà e del suo disagio sociale, così come dei suoi vizi che lo mantenevano in tale situazione. Darwinismo sociale ed eugenetica hanno giustificato lo stato delle cose come un qualcosa che dipendesse da caratteristiche biologiche e/o sociali che permettevano solo ai “migliori”, a quelli “superiori”, di dominare la piramide sociale e di poter disporre delle masse in base al loro credo suprematista. Quest’ideologia non ha fatto altro che aumentare la colpevolizzazione di coloro che erano ritenuti “inferiori”, “indesiderati”, da dover espellere, controllare, reprime ed eliminare. Di pari passo, tutti questi soggetti, nel corso del tempo, comprendendo di volta in volta categorie diverse di persone, sono stati criminalizzati solo per il fatto di esistere. Oggigiorno, nell’epoca del neoliberismo, la criminalizzazione della povertà e del dissenso sono la prerogativa dello “Stato minimo”, spogliato di ogni sua funzione sociale e collettiva, dal welfare alle varie politiche sociali. Punire i poveri, punire coloro che sono posti ai margini della società, punire chi è costretto a fuggire, punire chi dissente.

Continua a leggereLa funzione della repressione all’interno dell’ordine neoliberista